Grand Me

Concorso Internazionale

Breve Sinossi:

“Grand Me”, lungometraggio della regista iraniana Atiye Zare Arandi, racconta la storia di Melina, una bambina che vive con i suoi nonni dopo il divorzio dei suoi genitori: nessuno dei due, infatti, è disposto egoisticamente a sacrificare la propria nuova relazione per il bene della figlia.
Quando Melina raggiunge l’età di nove anni, diventa legalmente in grado di portare il suo caso di custodia in tribunale per cercare di andare a vivere con sua madre, un desiderio ostacolato sia dal padre che dal nuovo patrigno. Il film segue le crescenti tensioni, le lotte quotidiane e la rapida maturazione di Melina, costretta a confrontarsi al contempo con l’abuso fisico del padre e l’assenza emotiva della madre, affrontando sfide emotive che superano di gran lunga quelle adatte alla sua età. Alla fine, Melina decide di non portare il suo caso in tribunale, consapevole che questo non risolverebbe i problemi che sta vivendo. Melina, ormai diretta e schietta, affronta la madre in un confronto intimo e duro, mettendola simbolicamente “sotto processo”.
“Grand Me” offre una riflessione profonda sulla resilienza di una bambina in un mondo adulto e sulla complessità delle dinamiche familiari, ponendo l’attenzione su temi di benessere infantile e responsabilità genitoriale.

TRAILER

Regia:  Atiye Zare Arandi
Produzione:  Associate Directors
Produttore:  Bram Crols, Mark Daems
Montaggio:  Katarina Turler
Fotografia:  Atiye Zare Arandi
Durata:  80′
Paese: Belgio, Iran, Qatar
Anno:  2024

Note di Regia:

L’idea di “Grand me” è nata quando Melina mi ha detto che voleva – proprio come me – diventare una regista, usando il suo telefono per fare video. Melina è alla continua ricerca di modi per rafforzare se stessa e liberarsi dalla crudele situazione familiare in cui si trova. Filmare se stessa e permettermi di filmare lei e la sua famiglia è stato un passo importante in questo processo di ricerca. Il mio accesso e la mia vicinanza ai personaggi, essendo la zia del Melina, hanno contribuito a creare un’atmosfera dinamica, non influenzata e realistica nella narrazione.