Prayer for a lost mitten
18 settembre 2020
20:00
Online
Concorso internazionale
Breve Sinossi:
La notte scende in una Montreal sotto la neve. La gente fa la coda all’ufficio degli oggetti smarriti della società che gestisce la metropolitan cittadina. Hanno perso tutti qualcosa, piccolo oggetti di poco conto, ma che per ognuno dei questuanti ha un valore simbolico importante di una perdita molto più profonda. Prayer for a Lost Mitten/Preghiera per un cappellino perduto è un documentario artistico , con toni ora malinconici, ora allegri, ma sempre appassionati . Un film che ci aiuta a superare l’inverno.
TRAILER
Regia: Jean- François Lesage
Produzione: Les Films de l’Autre
Produttore: Jean-François Lesage
Montaggio: Mathieu Bouchard-Malo et Ariane Pétel-Despots
Fotografia: Marianne Ploska
Durata: 79’
Paese: Canada
Anno: 2020
Contatti: Clotilde Vatrinet │ cvatrinet@f3m.ca
Caroline Rompré │ caroline@pixellex.ca
Note di Regia:
Con ‘La Preghiera per un cappellino perduto’, ho voluto esplorare i concetti di perdita e nostalgia – la nostalgia di ciò che si è perduto. Per ricreare questa sensazione ho preso la decisione di girare in bianco e nero, scegliendo una colonna sonora di musica jazz, che fa l’occhiolino ad alcuni film iconici degli anni Sessanta. Ero sicuro che l’ufficio Oggetti smarriti della Société de transport de Montréal sarebbe stato il luogo ideale dove iniziare a cercare e quindi scegliere i protagonisti della mia storia. Non mi sbagliavo.
Il mio approccio ruota attorno all’idea che chiunque possa essere il soggetto di un documentario. Ognuno ha qualcosa di interessante da dire, basta volerlo ascoltare. È una questione di attenzione. La mia tesi, che si prestava a diversi sviluppi narrativi, si è però scontrata con una certa difficoltà dei miei cameramen a riprendere i protagonisti, contrari a passare lunghe ore all’aperto nelle fredde notti d’inverno . Certo la disponibilità dei protagonisti sarebbe stata superiore se avessi girato d’estate. Comprensibile, naturalmente. Ma ho comunque dimostrato la mia tesi. Per raccontare meglio la sensazione di nostalgia, mi sono ispirato al classico di Harmonium del 1974 “Un Musicien Parmi Tant d’Autres” e alla sua frase pregnante:
“Su un mis quelqu’un au monde, su devrait peut-être l’écouter”.
Il che si traduce in: “Se abbiamo fatto nascere qualcuno in questo mondo, forse dovremmo ascoltarlo”.
Jean- François Lesage