Baladì - This Is My Village
12 settembre 2019
15 : 30
Concorso italiano
Breve Sinossi:
Il villaggio palestinese di Wadi Fukin si trova nella West Bank a ovest di Betlemme lungo la linea verde, ed è circondato su tre lati dalla colonia israeliana di Beitar e dalla città israeliana di Tzur Hadasa. Nel 1948 l’esercito israeliano distrusse il villaggio e costrinse i residenti a trasferirsi. Nel 1972, i residenti furono autorizzati a tornare al villaggio e costruire la loro casa entro un mese. La leggenda vuole che il villaggio sia stato ricostruito in una sola notte. Oggi gli abitanti dipendono quasi interamente dall’agricoltura per il loro sostentamento e lottano quotidianamente per accedere alle loro terre. Ma il pericolo è incombente e il villaggio potrebbe scomparire di nuovo, in qualsiasi momento.
TRAILER
Regia: Cristiano Regina
Produzione: Associazione Voice off
Produttore: Cristiano Regina
Montaggio: Cristiano Regina
Fotografia: Cristiano Regina
Durata: 37’
Paese: Italia e Palestina
Anno: 2019
Contatti: Voice off │ hello@voiceoff.it │ Cristiano Regina │ cristiano.regina@gmail.com
Note di Regia:
“Baladi’-This is my village nasce durante un viaggio in West bank con la Ong Overseas, che li gestisce progetti di Cooperazione Internazionale in ambito agricolo. Il materiale che abbiamo raccolto ci ha permesso di dar voce alle persone incontrate durante la nostra permanenza nel piccolo villaggio di Wadi Fukin: uomini, donne e bambini che ci hanno raccontato le difficoltà, i soprusi, le speranze, le sconfitte di un popolo costretto a vivere una perenne condizione di incertezza e sospensione. L’atto di filmare per me è molto doloroso, così come lo stesso gesto di tirare fuori la cinepresa rischia di essere un atto di violenza. Per questo, prima di farlo, abbiamo lavorato per giorni con gli abitanti del villaggio, per lo più contadini, I quali hanno gradualmente accettato la nostra presenza e stretto via via con noi un rapporto di fiducia. E’ sempre necessario aver colmato il processo di avvicinamento sia con i personaggi che le loro storie. Questa pazienza consente di sentire qual è la giusta distanza tra il soggetto e la cinepresa, in quale angolo posizionarla, come comporre l’inquadratura e se utilizzare la camera a mano o a cavaletto. Quando finalmente capisco che è il momento di girare, sento di aver trovato la giusta distanza e nella triangolazione tra chi filma, la videocamera e il personaggio, emergerà qualcosa di più complesso della semplice osservazione o della messa in scena: un sentimento della realtà, una verità singolare e irripetibile che scaturisce proprio da questo incontro.”
Cristiano Regina