11 Set

Al via domani a Milano l’appuntamento con il cinema del reale: il 5° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà Daniela Cristofori madrina del 5° Festival Human Nature di Adam Bolt, co-sceneggiatore del film premio Oscar Inside Job, è il film documentario che apre la quinta edizione del Festival Tra le anteprime dei film documentari internazionali per il Concorso A Window onto the Future: Bellingcat – Truth in a Post-Truth world, l’esclusivo mondo del collettivo ‘citizen investigative journalism’, di Hans Pool, The Feminister di Viktor Nordenskiold, Hunting for Hedonia di Pernille Rose Grønkjær, When Tomatoes Met Wagner di Marianna Economou 12 i film documentari per il Concorso italiano Storie dal mondo contemporaneo

Milano, 11 settembre 2019. Al via domani, 12 settembre, a Milano il 5° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà, l’atteso appuntamento con il cinema del reale, ideato dal fondatore e direttore Francesco Bizzarri  con la direzione artistica di Fabrizio Grosoli, che per quattro giorni, fino a domenica 15 settembre, trasformerà la città di Milano nella capitale del documentario.

Madrina della quinta edizione del Festival: Daniela Cristofori, regista, attrice e psicoterapeuta.

Il Festival anche quest’anno si conferma uno degli eventi principali della seconda edizione del programma promosso dal Comune di Milano Milano MovieWeek, la settimana dedicata alla settima arte, il cinema e l’audiovisivo.

Atteso anche l’appuntamento Industry, Visioni Incontra, solo per accreditati ed esclusivamente dedicato al settore che si terrà nei primi due giorni del Festival il 12 e il 13 settembre, curato da Cinzia Masòtina.

30 le proiezioni dei film documentari in programma – aperte al pubblico con ingresso gratuito – in grado di raccontare le grandi tematiche sociali con delle vere e proprie opere d’arte.

La felicità vive nel cervello? Le neuroscienze e la tecnologia. Giornalismo investigativo e notizie manipolate in modo tale da sembrare vere, ovvero il fenomeno di portata globale delle fake news, il potere delle relazioni umane in un momento in cui la fragilità delle relazioni e la sfiducia nel futuro dominano il panorama sociale, i diritti delle minoranze, delle donne e i diritti civili in generale, la società e l’ambiente, le nuove frontiere della biologia: la mente, il cervello e il comportamento, la globalizzazione, l’immigrazione, sono alcuni dei principali temi di attualità mondiale trattati e indagati attraverso il cinema della realtà al 5° Festival Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà. Un racconto che supera le barriere e porta uno sguardo autentico capace di offrire nuove consapevolezze e un’opportunità di espressione per autori e registi che con carattere e determinazione narrano la realtà.

Ospiti nazionali e internazionali come Meredith DeSalazar, Pernille Rose Grønkjær, Viktor Nordenskiold, Erik Gandini, Marianna Economou, Wilma Labate, Lorenza Indovina, Matilde Gioli, Martina Colombari, masterclass ed eventi speciali animeranno Milano e le due sedi prescelte per la quinta edizione della manifestazione: il Teatro Litta e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.

Il 5° Festival, organizzato dalla società di produzione FRANKIESHOWBIZ, è un’iniziativa realizzata con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale Cinema – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Comune di Milano, è patrocinato dalla Regione Lombardia e dall’Associazione dell’autorialità cinetelevisiva 100autori. La quinta edizione del Festival ha come main sponsor BNL Gruppo BNP Paribas, sponsor Pirelli e GK Investment Holding Group, main media partner RAI, media partner RAINews24, RAI Cultura e RAI Radio 3, il sostegno di RAI Cinema e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci come cultural partner.

Il Festival, inoltre, ha la collaborazione dell’Istituto Luce Cinecittà, di Lombardia Film Commission, di Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani, di Hot Docs, il contributo di Image Building, con un approfondimento su Lampoon,la web media partnership con MYmovies.it e Taxidrivers.it e il supporto delle migliori scuole e facoltà di cinema milanesi. Il Festival, per la sezione Industry, Visioni Incontra, ha il supporto di EDI, Effetti Digitali Italiani.

“Con l’obiettivo di favorire la conoscenza, la cultura e la popolarità del genere documentario, anche per l’edizione 2019 abbiamo fatto un lavoro di preparazione di quasi un anno – commenta Francesco Bizzarri, fondatore e direttore del Festival – e questo spiega anche la qualità dei titoli e la varietà proposta dal programma. Quest’anno, inoltre, tra le novità abbiamo inserito nel nostro Festival il concorso “A Window onto the Future” e sono arrivati numerosi film documentari da tutto il mondo sempre con il filo conduttore di raccontare la realtà.”

Sarà Human Nature di Adam Bolt il film documentario di apertura del5° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà. Il film, straordinaria opera di giornalismo scientifico, mostra la più importante rivoluzione tecnologica del ventunesimo secolo che non appartiene alla sfera digitale ma a quella biologica. Si chiama CRISPR, si pronuncia “crisper”, e consiste nella correzione mirata di una sequenza di DNA. CRISPR (acronimo di Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats) è lo strumento di precisione che consente di tagliare il DNA nel punto esatto in cui inserire il nuovo gene, quasi come il comando “trova e sostituisci” di Word. La tecnologia CRISPR funziona in tutti gli organismi – dai batteri, alle piante, all’uomo – e le possibili applicazioni appaiono sconfinate: dalle malattie genetiche alla biomedicina, dal settore agroalimentare allo sviluppo di nuovi prodotti industriali, fino ad un nuovo approccio nella lotta ai tumori e al cambiamento climatico.

L’anteprima di Human Nature si terrà giovedì 12 settembre alle 20.30 al Teatro Litta, una delle due sedi del Festival, in corso Magenta 24. Il film documentario sarà introdotto da una breve presentazione con la produttrice Meredith DeSalazar e il Professore Gianvito Martino, Direttore scientifico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, sull’argomento scientifico trattato dal film. L’incontro sarà moderato dal giornalista Luigi Ripamonti.

Tra le attesissime anteprime:

Panorama Internazionale: Bellingcat – Truth in a Post-Truth world, del regista Hans Pool, porta lo spettatore all’interno del mondo esclusivo del collettivo ‘citizen investigative journalism’, conosciuto come Bellingcat. Il film documentario spiega come un gruppo di giornalisti online sia riuscito in questi ultimi anni a confermare, sfatare, indagare e anche a trasformare il giornalismo investigativo. Descrive la nascita di Bellingcat – scommessa del suo fondatore Eliot Higgins – e anche come la squadra lavora affidandosi alla ricerca open source, ai contenuti che si trovano nella rete, foto satellitari, database pubblici, archivi nascosti ma non privati, verificando le informazioni rilasciate dagli organi di stampa, reti e governi. In casi che vanno dal disastro MH17, all’avvelenamento della spia russa nel Regno Unito, la ricerca della verità da parte del team Bellingcat farà luce sulla lotta per l’integrità giornalistica nell’era delle fake news e dei fatti alternativi. Per la prima volta, i ricercatori di Bellingcat in Germania, Paesi Bassi, Finlandia e Stati Uniti hanno dato accesso esclusivo al regista Hans Pool, consentendogli di seguire il gruppo nel loro percorso per dimostrare il potere dell’indagine open source. Se Bellingcat è una piccola rivoluzione nel mondo del giornalismo investigativo, il documentario di Pool cerca anche di essere una lezione.

L’anteprima sarà introdotta da un breve dibattito sull’argomento trattato dal film con Michele Sancisi, giornalista esperto di cinema, e con Vittorio Malagutti, il giornalista che ha seguito alcuni dei più grandi scandali finanziari degli ultimi vent’anni.

The Feminister, regia di Viktor Nordenskiold, come un diario di bordo, si fa testimone dell’operato di Margot Wallström, ministra socialdemocratica svedese, nota per la sua impavida agenda femminista e la sua mente acuta ed empatica. The Feminister segue le vicende politiche e personali della statista famosa per aver inaugurato una “politica degli esteri femminista”. Per 4 anni le videocamere del registra ritraggono il suo pugno di ferro in politica estera, le ardue trattative con l’Arabia Saudita, Israele e la Corea del Nord, così come di una campagna elettorale altamente competitiva per un seggio nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Dagli attentati parigini a Charlie Hebdo alla delusione per l’elezione di Trump, passando per il riconoscimento svedese della Palestina, la tensione con la lega araba e le visite in Nord Corea e in Afghanistan, The Feminister racconta gli oltre mille giorni in cui la Wallström ha cercato di sensibilizzare sui diritti civili delle donne in un mondo che è ancora ampiamente governato dagli uomini. Il documentario, oltre a ritrarre un personaggio estremamente carismatico, è anche testimone di come essere una donna in posizioni dichiaratamente femministe al potere, sia spesso causa di veri e propri incidenti diplomatici. Il film di Viktor Nordenskiöld è un emozionante ritratto dell’incredibile lotta di una donna per cambiare il mondo, oltre che una porta d’accesso privilegiata ai retroscena della politica internazionale.

Hunting for Hedonia di Pernille Rose Grønkjær. Il film documentario esplora come la tecnologia di stimolazione cerebrale profonda può avere un impatto sull’identità umana partendo dalle pionieristiche ricerche dello psichiatra americano Robert Heath. E se ci fosse un posto nel profondo del cervello che ti porta dal dolore al piacere? E se i minuscoli elettrodi nella tua testa potessero farti cambiare idea?

Nel 1950, lo psichiatra Robert Heath fu il primo medico a impiantare elettrodi in profondità nel cervello di un essere umano. Negli anni successivi ha curato più di 70 pazienti nel suo programma di stimolazione cerebrale profonda all’Università di Tulane. Heath voleva curare la schizofrenia e il suo metodo è poi stato adottato per trattare la depressione, pazienti con dolore cronico ed epilettici. Ha esplorato l’anatomia del piacere come parte della guarigione. Oggi, la stimolazione cerebrale profonda è una tecnica circondata da un forte interesse anche da parte dei media. Le sperimentazioni sono in corso per il trattamento di diversi disturbi come OCD (Obsessive Compulsive Disorder), anoressia, obesità e Alzheimer.

Come potremmo sfruttare uno strumento così rivoluzionario nella nostra eterna caccia alla felicità? Hunting for Hedonia analizza gli sviluppi nell’uso della stimolazione cerebrale profonda. Il film tratta temi esistenziali universali e illumina la condizione umana attraverso la lente della scienza di frontiera.

When Tomatoes Met Wagner di Marianna Economou. Una storia umanistica edificante e accattivante. I pomodori hanno un sapore migliore quando ascoltano la musica di Richard Wagner?

Elias, un piccolo villaggio agricolo nella Grecia centrale, sta morendo. Ma due cugini di mezza età, Christos e Aleco, si uniscono alle nonne del villaggio per coltivare i pomodori, utilizzando un curioso metodo agricolo che prevede l’aiuto della musica di Richard Wagner. Dopo secoli di isolamento, la coltura del pomodoro risveglia la vita del villaggio e i suoi trentatré abitanti anziani, tutti rispondono a una nuova realtà. Gli abitanti esportano i loro vasetti e ricette a base di pomodoro in tutto il mondo, che trovano spazio sugli scaffali di tutto il mondo. Il film è la storia di una semplice comunità rurale, dove le cose accadono in modo straordinario. Il film segue i protagonisti di questa surreale storia, mentre si sforzano di realizzare il loro sogno resistendo all’avanzata della globalizzazione e delle multinazionali dell’agroalimentare. La sceneggiatura è ricca di dialoghi umani e toccanti degli abitanti del piccolo villaggio, ritratti durante disquisizioni culinarie, economiche, esistenziali, mentre Elias sfida la globalizzazione dell’agricoltura coltivando pomodori che amano la musica classica. Umoristica e agrodolce, questa storia parla dell’importanza di reinventarsi in tempi di crisi e del calore delle relazioni umane.

LE SEZIONI DEL FESTIVAL VISIONI DAL MONDO, IMMAGINI DALLA REALTÀ 2019

  • Concorso – Storie dal mondo contemporaneo, rivolto ai giovani cineasti italiani in concorso per il Premio Visioni dal Mondo Giuria Ufficiale, per il Premio BNL Gruppo BNP Paribas Visioni dal Mondo Giuria Giovani e per il Riconoscimento Rai Cinema – 12 le opere in concorso.
    • Sezione Panorama Internazionale con il concorso A Window onto the Future, novità del Festival targato 2019, rivolto alle produzioni indipendenti straniere, in concorso per il Premio Visioni dal Mondo Giuria Internazionale – 8 le opere in concorso.
  • Fuori concorso – in programma la proiezione di alcune delle produzioni di film documentari più significativi del panorama cinematografico italiano – 9 le opere Fuori Concorso.
  • Visioni Incontra – la sezione Industry a inviti ed esclusivamente dedicata al settore e con il concorso dedicato a progetti documentari italiani, ancora nella fase work in progress che concorreranno per il premio Visioni Incontra Migliore Progetto Documentario con Lombardia Film Commission e per il premio EDI Visionary Award offerto da EDI Effetti Digitali Italiani – 13 progetti in concorso e 1 progetto fuori concorso.
  • Incontro aperto al pubblico “Non vogliamo essere di moda. Cinema delle donne: temi, modelli, linguaggi e generazioni a confronto”,in collaborazione con WiFT&M – Women in Film, Television & Media Italia; relatrici Antonietta De Lillo per WiFT&M, Maria Jovine, Adele Tulli e Wilma Labate. Sabato 14 settembre, ore 11.00, Teatro Litta.
  • Masterclass “Dai santi ai fanti tra musica e cinema. Pannone e Sparagna raccontano un sodalizio lungo 30 anni”,in programma domenica 15 settembre, tenuta da Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna, co-autori del film documentario Fuori Concorso Scherza con i fanti.

Il regista Gianfranco Pannone al Festival riceverà il Premio Visioni dal Mondo, Cinema del Reale 2019,assegnato a Gianni Amelio nella prima edizione del Festival, 2015, a Pietro Marcello nel 2016, a Leonardo Di Costanzo nell’edizione 2017 e a Costanza Quatriglio nel 2018.

Milano, 11 settembre 2019. Al via domani, 12 settembre, a Milano il 5° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà, l’atteso appuntamento con il cinema del reale, ideato dal fondatore e direttore Francesco Bizzarri  con la direzione artistica di Fabrizio Grosoli, che per quattro giorni, fino a domenica 15 settembre, trasformerà la città di Milano nella capitale del documentario.

Madrina della quinta edizione del Festival: Daniela Cristofori, regista, attrice e psicoterapeuta.

Il Festival anche quest’anno si conferma uno degli eventi principali della seconda edizione del programma promosso dal Comune di Milano Milano MovieWeek, la settimana dedicata alla settima arte, il cinema e l’audiovisivo.

Atteso anche l’appuntamento Industry, Visioni Incontra, solo per accreditati ed esclusivamente dedicato al settore che si terrà nei primi due giorni del Festival il 12 e il 13 settembre, curato da Cinzia Masòtina.

30 le proiezioni dei film documentari in programma – aperte al pubblico con ingresso gratuito – in grado di raccontare le grandi tematiche sociali con delle vere e proprie opere d’arte.

La felicità vive nel cervello? Le neuroscienze e la tecnologia. Giornalismo investigativo e notizie manipolate in modo tale da sembrare vere, ovvero il fenomeno di portata globale delle fake news, il potere delle relazioni umane in un momento in cui la fragilità delle relazioni e la sfiducia nel futuro dominano il panorama sociale, i diritti delle minoranze, delle donne e i diritti civili in generale, la società e l’ambiente, le nuove frontiere della biologia: la mente, il cervello e il comportamento, la globalizzazione, l’immigrazione, sono alcuni dei principali temi di attualità mondiale trattati e indagati attraverso il cinema della realtà al 5° Festival Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà. Un racconto che supera le barriere e porta uno sguardo autentico capace di offrire nuove consapevolezze e un’opportunità di espressione per autori e registi che con carattere e determinazione narrano la realtà.

Ospiti nazionali e internazionali come Meredith DeSalazar, Pernille Rose Grønkjær, Viktor Nordenskiold, Erik Gandini, Marianna Economou, Wilma Labate, Lorenza Indovina, Matilde Gioli, Martina Colombari, masterclass ed eventi speciali animeranno Milano e le due sedi prescelte per la quinta edizione della manifestazione: il Teatro Litta e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.

Il 5° Festival, organizzato dalla società di produzione FRANKIESHOWBIZ, è un’iniziativa realizzata con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale Cinema – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Comune di Milano, è patrocinato dalla Regione Lombardia e dall’Associazione dell’autorialità cinetelevisiva 100autori. La quinta edizione del Festival ha come main sponsor BNL Gruppo BNP Paribas, sponsor Pirelli e GK Investment Holding Group, main media partner RAI, media partner RAINews24, RAI Cultura e RAI Radio 3, il sostegno di RAI Cinema e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci come cultural partner.

Il Festival, inoltre, ha la collaborazione dell’Istituto Luce Cinecittà, di Lombardia Film Commission, di Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani, di Hot Docs, il contributo di Image Building, con un approfondimento su Lampoon,la web media partnership con MYmovies.it e Taxidrivers.it e il supporto delle migliori scuole e facoltà di cinema milanesi. Il Festival, per la sezione Industry, Visioni Incontra, ha il supporto di EDI, Effetti Digitali Italiani.

“Con l’obiettivo di favorire la conoscenza, la cultura e la popolarità del genere documentario, anche per l’edizione 2019 abbiamo fatto un lavoro di preparazione di quasi un anno – commenta Francesco Bizzarri, fondatore e direttore del Festival – e questo spiega anche la qualità dei titoli e la varietà proposta dal programma. Quest’anno, inoltre, tra le novità abbiamo inserito nel nostro Festival il concorso “A Window onto the Future” e sono arrivati numerosi film documentari da tutto il mondo sempre con il filo conduttore di raccontare la realtà.”

Sarà Human Nature di Adam Bolt il film documentario di apertura del5° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà. Il film, straordinaria opera di giornalismo scientifico, mostra la più importante rivoluzione tecnologica del ventunesimo secolo che non appartiene alla sfera digitale ma a quella biologica. Si chiama CRISPR, si pronuncia “crisper”, e consiste nella correzione mirata di una sequenza di DNA. CRISPR (acronimo di Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats) è lo strumento di precisione che consente di tagliare il DNA nel punto esatto in cui inserire il nuovo gene, quasi come il comando “trova e sostituisci” di Word. La tecnologia CRISPR funziona in tutti gli organismi – dai batteri, alle piante, all’uomo – e le possibili applicazioni appaiono sconfinate: dalle malattie genetiche alla biomedicina, dal settore agroalimentare allo sviluppo di nuovi prodotti industriali, fino ad un nuovo approccio nella lotta ai tumori e al cambiamento climatico.

L’anteprima di Human Nature si terrà giovedì 12 settembre alle 20.30 al Teatro Litta, una delle due sedi del Festival, in corso Magenta 24. Il film documentario sarà introdotto da una breve presentazione con la produttrice Meredith DeSalazar e il Professore Gianvito Martino, Direttore scientifico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, sull’argomento scientifico trattato dal film. L’incontro sarà moderato dal giornalista Luigi Ripamonti.

Tra le attesissime anteprime:

Panorama Internazionale: Bellingcat – Truth in a Post-Truth world, del regista Hans Pool, porta lo spettatore all’interno del mondo esclusivo del collettivo ‘citizen investigative journalism’, conosciuto come Bellingcat. Il film documentario spiega come un gruppo di giornalisti online sia riuscito in questi ultimi anni a confermare, sfatare, indagare e anche a trasformare il giornalismo investigativo. Descrive la nascita di Bellingcat – scommessa del suo fondatore Eliot Higgins – e anche come la squadra lavora affidandosi alla ricerca open source, ai contenuti che si trovano nella rete, foto satellitari, database pubblici, archivi nascosti ma non privati, verificando le informazioni rilasciate dagli organi di stampa, reti e governi. In casi che vanno dal disastro MH17, all’avvelenamento della spia russa nel Regno Unito, la ricerca della verità da parte del team Bellingcat farà luce sulla lotta per l’integrità giornalistica nell’era delle fake news e dei fatti alternativi. Per la prima volta, i ricercatori di Bellingcat in Germania, Paesi Bassi, Finlandia e Stati Uniti hanno dato accesso esclusivo al regista Hans Pool, consentendogli di seguire il gruppo nel loro percorso per dimostrare il potere dell’indagine open source. Se Bellingcat è una piccola rivoluzione nel mondo del giornalismo investigativo, il documentario di Pool cerca anche di essere una lezione.

L’anteprima sarà introdotta da un breve dibattito sull’argomento trattato dal film con Michele Sancisi, giornalista esperto di cinema, e con Vittorio Malagutti, il giornalista che ha seguito alcuni dei più grandi scandali finanziari degli ultimi vent’anni.

The Feminister, regia di Viktor Nordenskiold, come un diario di bordo, si fa testimone dell’operato di Margot Wallström, ministra socialdemocratica svedese, nota per la sua impavida agenda femminista e la sua mente acuta ed empatica. The Feminister segue le vicende politiche e personali della statista famosa per aver inaugurato una “politica degli esteri femminista”. Per 4 anni le videocamere del registra ritraggono il suo pugno di ferro in politica estera, le ardue trattative con l’Arabia Saudita, Israele e la Corea del Nord, così come di una campagna elettorale altamente competitiva per un seggio nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Dagli attentati parigini a Charlie Hebdo alla delusione per l’elezione di Trump, passando per il riconoscimento svedese della Palestina, la tensione con la lega araba e le visite in Nord Corea e in Afghanistan, The Feminister racconta gli oltre mille giorni in cui la Wallström ha cercato di sensibilizzare sui diritti civili delle donne in un mondo che è ancora ampiamente governato dagli uomini. Il documentario, oltre a ritrarre un personaggio estremamente carismatico, è anche testimone di come essere una donna in posizioni dichiaratamente femministe al potere, sia spesso causa di veri e propri incidenti diplomatici. Il film di Viktor Nordenskiöld è un emozionante ritratto dell’incredibile lotta di una donna per cambiare il mondo, oltre che una porta d’accesso privilegiata ai retroscena della politica internazionale.

Hunting for Hedonia di Pernille Rose Grønkjær. Il film documentario esplora come la tecnologia di stimolazione cerebrale profonda può avere un impatto sull’identità umana partendo dalle pionieristiche ricerche dello psichiatra americano Robert Heath. E se ci fosse un posto nel profondo del cervello che ti porta dal dolore al piacere? E se i minuscoli elettrodi nella tua testa potessero farti cambiare idea?

Nel 1950, lo psichiatra Robert Heath fu il primo medico a impiantare elettrodi in profondità nel cervello di un essere umano. Negli anni successivi ha curato più di 70 pazienti nel suo programma di stimolazione cerebrale profonda all’Università di Tulane. Heath voleva curare la schizofrenia e il suo metodo è poi stato adottato per trattare la depressione, pazienti con dolore cronico ed epilettici. Ha esplorato l’anatomia del piacere come parte della guarigione. Oggi, la stimolazione cerebrale profonda è una tecnica circondata da un forte interesse anche da parte dei media. Le sperimentazioni sono in corso per il trattamento di diversi disturbi come OCD (Obsessive Compulsive Disorder), anoressia, obesità e Alzheimer.

Come potremmo sfruttare uno strumento così rivoluzionario nella nostra eterna caccia alla felicità? Hunting for Hedonia analizza gli sviluppi nell’uso della stimolazione cerebrale profonda. Il film tratta temi esistenziali universali e illumina la condizione umana attraverso la lente della scienza di frontiera.

When Tomatoes Met Wagner di Marianna Economou. Una storia umanistica edificante e accattivante. I pomodori hanno un sapore migliore quando ascoltano la musica di Richard Wagner?

Elias, un piccolo villaggio agricolo nella Grecia centrale, sta morendo. Ma due cugini di mezza età, Christos e Aleco, si uniscono alle nonne del villaggio per coltivare i pomodori, utilizzando un curioso metodo agricolo che prevede l’aiuto della musica di Richard Wagner. Dopo secoli di isolamento, la coltura del pomodoro risveglia la vita del villaggio e i suoi trentatré abitanti anziani, tutti rispondono a una nuova realtà. Gli abitanti esportano i loro vasetti e ricette a base di pomodoro in tutto il mondo, che trovano spazio sugli scaffali di tutto il mondo. Il film è la storia di una semplice comunità rurale, dove le cose accadono in modo straordinario. Il film segue i protagonisti di questa surreale storia, mentre si sforzano di realizzare il loro sogno resistendo all’avanzata della globalizzazione e delle multinazionali dell’agroalimentare. La sceneggiatura è ricca di dialoghi umani e toccanti degli abitanti del piccolo villaggio, ritratti durante disquisizioni culinarie, economiche, esistenziali, mentre Elias sfida la globalizzazione dell’agricoltura coltivando pomodori che amano la musica classica. Umoristica e agrodolce, questa storia parla dell’importanza di reinventarsi in tempi di crisi e del calore delle relazioni umane.

LE SEZIONI DEL FESTIVAL VISIONI DAL MONDO, IMMAGINI DALLA REALTÀ 2019

  • Concorso – Storie dal mondo contemporaneo, rivolto ai giovani cineasti italiani in concorso per il Premio Visioni dal Mondo Giuria Ufficiale, per il Premio BNL Gruppo BNP Paribas Visioni dal Mondo Giuria Giovani e per il Riconoscimento Rai Cinema – 12 le opere in concorso.
    • Sezione Panorama Internazionale con il concorso A Window onto the Future, novità del Festival targato 2019, rivolto alle produzioni indipendenti straniere, in concorso per il Premio Visioni dal Mondo Giuria Internazionale – 8 le opere in concorso.
  • Fuori concorso – in programma la proiezione di alcune delle produzioni di film documentari più significativi del panorama cinematografico italiano – 9 le opere Fuori Concorso.
  • Visioni Incontra – la sezione Industry a inviti ed esclusivamente dedicata al settore e con il concorso dedicato a progetti documentari italiani, ancora nella fase work in progress che concorreranno per il premio Visioni Incontra Migliore Progetto Documentario con Lombardia Film Commission e per il premio EDI Visionary Award offerto da EDI Effetti Digitali Italiani – 13 progetti in concorso e 1 progetto fuori concorso.
  • Incontro aperto al pubblico “Non vogliamo essere di moda. Cinema delle donne: temi, modelli, linguaggi e generazioni a confronto”,in collaborazione con WiFT&M – Women in Film, Television & Media Italia; relatrici Antonietta De Lillo per WiFT&M, Maria Jovine, Adele Tulli e Wilma Labate. Sabato 14 settembre, ore 11.00, Teatro Litta.
  • Masterclass “Dai santi ai fanti tra musica e cinema. Pannone e Sparagna raccontano un sodalizio lungo 30 anni”,in programma domenica 15 settembre, tenuta da Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna, co-autori del film documentario Fuori Concorso Scherza con i fanti.

Il regista Gianfranco Pannone al Festival riceverà il Premio Visioni dal Mondo, Cinema del Reale 2019,assegnato a Gianni Amelio nella prima edizione del Festival, 2015, a Pietro Marcello nel 2016, a Leonardo Di Costanzo nell’edizione 2017 e a Costanza Quatriglio nel 2018.