IncontroRoberto Andò incontra Maurizio Nichetti
Roberto Andò. Regista e scrittore italiano tra i più significativi della generazione che ha esordito negli anni Novanta, il suo profilo creativo si è espresso tanto nel cinema quanto nel teatro e nella letteratura. Dopo aver seguito studi filosofici, collabora giovanissimo con Francesco Rosi e Federico Fellini, in seguito con Michael Cimino e Francis Ford Coppola. Altrettanto decisivo è l’incontro con Leonardo Sciascia, con cui stringerà legami di profonda amicizia. Ha esordito nel lungometraggio nel 1995 con Il manoscritto del principe, dedicato agli ultimi anni della vita di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Da allora le sue regie per il teatro, per l’opera e per il cinema, lo hanno reso noto al pubblico italiano e internazionale. Gli altri suoi film: Sotto falso nome (2004) presentato a Cannes alla Semaine de la Critique, Viaggio segreto (2006), Viva la libertà (2013), Le Confessioni (2016), Una Storia senza nome (2018), Il bambino nascosto (2021), presentati nella Selezione ufficiale della Mostra del Cinema di Venezia, e il recentissimo, pluripremiato, La stranezza, Biglietto d’oro, in quanto campione d’incassi al botteghino, nel 2022. Il suo romanzo Il trono vuoto edito da Bompiani ha vinto nel 2013 il premio Campiello Opera Prima. Dirige il Teatro Nazionale di Napoli, Teatro Mercadante.
Proiezione di Il Cineasta e il labirinto
Realizzato all’interno della serie Archivio della memoria – Ritratti italiani, il documentario ripercorre la vita e la carriera di Francesco Rosi attraverso le immagini dei suoi film, le testimonianze di chi lo ha conosciuto e ammirato (tra gli altri Tullio Kezich, Giuseppe Tornatore, Martin Scorsese), ma, soprattutto, le parole dello stesso cineasta che, in una lunga intervista, riallaccia i fili della sua memoria personale e professionale.