FATIMA BHUTTO, MADRINA DELLA TERZA EDIZIONE DEL FESTIVAL
Fatima Bhutto nasce a Kabul in Afghanistan nel 1982. Tre anni prima della sua nascita, Murtaza il padre di Fatima era stato esiliato dal Pakistan, suo paese d’origine, quando la giunta militare al potere aveva fatto giustiziare il nonno, Zulfikar Ali Bhutto, il primo capo di Stato democraticamente eletto del Paese.
Fatima trascorre la sua infanzia a Damasco, in Siria, per poi trasferirsi in Pakistan, ancora bambina.
A soli 15 anni Fatima pubblica il suo primo libro, un volume di poesie dal titolo Whispers of the Desert (Oxford University Press). Fatima inizia la sua professione come scrittrice con una rubrica settimanale per Jang, il più diffuso quotidiano in lingua urdu del Pakistan, e per l’inglese The News, pubblicando i suoi diari scritti da Teheran, Iran, Cuba e Libano durante l’estate di guerra del 2006.
Fatima ha inoltre pubblicato una raccolta di racconti in prima persona dei sopravvissuti al terremoto in Pakistan del 2005, un saggio sulla sua famiglia e la politica pakistana dal titolo Songs of Blood and Sword (Jonathan Cape) e il romanzo The Shadow of the Crescent Moon (Penguin), che è stato in lizza per il Baileys Women’s Prize for Fiction nel 2014 e ha vinto il Prix de la Romanciere nello stesso anno. Queste ultime due opere sono state tradotte anche in italiano: Canzoni di sangue (2011) e L’ombra della luna crescente (2013).
Le opere di Fatima sono state recensite dai più importanti media internazionali come The Financial Times, Granta, Vogue UK, Vogue India, The New Statesman, Porter, The Nation e The Guardian. Recentemente Fatima Bhutto è stata impegnata nella stesura di una sceneggiatura basata sul suo romanzo L’ombra della luna crescente insieme a Michael Radford, il regista de Il Postino.