regia di Egidio Eronico
domenica 13 dicembre 2015, h.17.15 – Sala Quercia
Nel marzo del 1938 Ettore Majorana, il maggior fisico teorico del suo tempo scompare nel nulla senza lasciare tracce. Inutili le ricerche, diverse le ipotesi sul suo destino. Ma quale la verità? Quel che si vuole sottolineare è che al di là delle ipotesi – il suicidio in mare, la fuga in Argentina degna di un Mattia Pascal, la bomba tedesca e il delitto di stato, la crisi spirituale e il ritiro in convento – oltre ogni congettura resta l’inaccessibilità gentile di Ettore Majorana, la sua diversità isolana e aristocratica.
SCHEDA TECNICA
Regia: Egidio Eronico
Soggetto e sceneggiatura: Egidio Eronico
Voce narrante in italiano: Marco Foschi
Produzione: Andrea Stucovitz per Partner Media Investement S.r.l. in coproduzione con Cut& Editing & More S.r.l. e Istituto Luce Cinecittà, in associazione con CSC Centro Sperimentale di Cinematografia Scuola Nazionale di Cinema – Dipartimento di Animazione – Sede del Piemonte
Montaggio: Antonio Canestri
Fotografia: Carlo Rinaldi
Distribuzione italiana: Istituto Luce-Cinecittà
Durata: 75’
Paese: Italia
Anno di produzione: 2015
Contatti: http://www.cinecitta.com/IT/it-it/news/45/6099/luce-cinecitta-il-listino-doc-2015.aspx
“..In Nessuno mi troverà, la compresenza di sequenze in animazione per ricostruire i momenti principali della scomparsa di Ettore Majorana, alternate a immagini di repertorio, immagini originali, un certo numero di fotografie più alcune testimonianze fa saltare non solo la barriera tra il documentario e la fiction, il reportage e la confidenza, ma anche tra l’immagine registrata e l’immagine costruita, determinando stile e approccio visivo del film…
La scelta di raccontare le presumibili ultime ore del fisico siciliano con le più recenti tecniche di animazione digitale nasce dall’esigenza di effettuare una precisa e (accessibile) ricostruzione d’epoca e dalla volontà di adottare una soluzione che vada oltre la mimesi, creando pertanto uno stacco con la parte più documentaristica (anche se qui si preferisce parlare più di “un punto di vista documentato” che di documentario). Obiettivo finale è intrecciare immagini e testo* per produrre le emozioni che di solito fa solo un film di fiction…”.
(Egidio Eronico)