regia di Barbara Cupisti
domenica 13 dicembre 2015, h.16.30 – Sala Tiglio
Il terzo documentario è dedicato ai profughi ambientali e agli esuli da conflitti ambientali, un numero sempre crescente di persone, prive di tutele giuridiche e che vivono un dramma di cui si parla poco.
Ogni anno 6 milioni di profughi ‘ambientali’ lasciano la propria terra per potere sopravvivere. La siccità, l’inquinamento, la deforestificazione, il degrado ambientale, il depauperamento delle risorse ma anche l’ipersfruttamento delle risorse naturali in nome dello sviluppo economico, cancellano popoli e luoghi. Si racconta della lotta del popolo Guaranì del Mato Grosso do Sul in Brasile, che hanno praticamente visto sottrarsi, nel corso dei secoli, tutto il loro territorio ancestrale, e di un’ americana, la volontaria Donna Johnson, che in prima persona ha subito le conseguenze della siccità, e che ha deciso di aiutare quelle famiglie che si trovano a vivere in case senza più acqua corrente, con l’obiettivo di salvare il suo paese nel deserto californiano destinato ad essere abbandonato dai suoi cittadini.
secondo le stime dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, questo fenomeno per il 2050 potrebbe riguardare 200/250 milioni di persone.
Il documentario vuole dare un contributo affinché queste situazioni siano maggiormente conosciute e affinché le storie di questi Esuli del terzo millennio non siano dimenticate.
SCHEDA TECNICA
ESULI
Tre documentari per raccontare gli esuli del Terzo Millennio
Di Barbara Cupisti
Una produzione Clipper Media con Rai Cinema
Introduzione
Clipper Media e RAI CINEMA hanno prodotto tre documentari per raccontare i rifugiati: la trilogia vuole approfondire le storie di chi vive lontano dal proprio Paese di origine spesso in situazioni di precarietà abitativa, sanitaria, lavorativa, economica, sociale ed educativa.
Regia: Barbara Cupisti
Sceneggiatura: Barbara Cupisti
in collaborazione con Natascia Palmieri
Produzione: Clipper Media e RAI CINEMA
Montaggio: Alessandro Marinelli
Durata: 80’
Paese: Italia
Anno: 2015
Con il Patrocinio di: Amnesty International – Sezione italiana
“Questa trilogia di documentari è il risultato di un lungo lavoro di ricerca e riprese durato tre anni. L’idea è nata nel 2012 dopo aver visitato un campo di rifugiati in Turchia, al confine con la Siria, un anno dopo l’ inizio della guerra.
L’obiettivo del primo film è quello di raccontare come la vita quotidiana in un campo profughi si distende, e quanto sia difficile e precario continuare a crescere una famiglia in tali condizioni, mentre si perde il lavoro, l’istruzione e il tenore di vita a cui si era abituati a vivere.
Con il secondo film vogliamo mostrare quanto sia importante e difficile allo stesso tempo per le persone che sono state costrette all’ esilio mantenere la loro identità. Per questo si mostra come una comunità di rifugiati sia stata in grado, nonostante le molte sfide, di adattarsi alla vita in esilio. Nel terzo film ci concentriamo sullo sfruttamento delle risorse naturali, che ha già causato la distruzione dell’ambiente, e che, insieme al cambiamento climatico , minacciano la vita di milioni di persone in tutto il mondo”
(Barbara Cupisti)