regia di Barbara Cupisti
venerdì 11 dicembre 2015, h.17.15 – Sala Tiglio
Migliaia e migliaia di persone sono esiliate ogni anno a causa delle guerre. Il 55% di tutti i rifugiati provengono dai principali Pesi afflitti da guerre: Afghanistan, Somalia, Iraq, Siria e Sudan.
Il documentario inizia con le immagini e le testimonianze raccolte nel campo profughi più grande al mondo: Dadaab, in una terra desolata al confine tra il Kenya e la Somalia, dove risiedono circa 430.000 somali, da oltre vent’anni. Gli esuli delle guerre fuggono dai conflitti dei loro paesi per raggiungere la meta agognata e idealizzata, l’Europa, ma vengono fermati nei grandi campi profughi degli Stati confinanti, gigantesche favelas dove la violenza continua ad essere la legge, e la miseria e la fame compagne indissolubili.
La regista e la sua troupe sfidano ogni pericolo, entrano nei campi profughi più popolosi e violenti situati in Kenya, Giordania e in Turchia. Riprese crudeli di condizioni di vita disumane dei nuovi disperati della Terra.
Dall’Africa si passa alla guerra in Siria; le storie si snodano tra la Giordania e la Turchia, raggiungendo il campo di Zaatari, a 12 km dal confine tra Siria e Giordania, per terminare infine il viaggio nei campi palestinesi del 1948. Usciti dal Paese con la convinzione di rientrarvi dopo pochi giorni, si trovano ancora oggi lontani dalla propria terra, con i loro figli e nipoti a cui hanno tramandato lo status di rifugiato.
Il documentario è dedicato a questi profughi, alle storie di chi è fuggito per mettere in salvo la propria vita e quella dei propri cari.
SCHEDA TECNICA
ESULI
Tre documentari per raccontare gli esuli del Terzo Millennio
Di Barbara Cupisti
Una produzione Clipper Media con Rai Cinema
Introduzione
Clipper Media e RAI CINEMA hanno prodotto tre documentari per raccontare i rifugiati: la trilogia vuole approfondire le storie di chi vive lontano dal proprio Paese di origine spesso in situazioni di precarietà abitativa, sanitaria, lavorativa, economica, sociale ed educativa.
Regia: Barbara Cupisti
Sceneggiatura: Barbara Cupisti
in collaborazione con Natascia Palmieri
Produzione: Clipper Media e RAI CINEMA
Montaggio: Alessandro Marinelli
Fotografia: Sandro Bartolozzi
Durata: 70’
Paese: Italia
Anno: 2015
Con il patrocino di: Alto Commissariato delle Nazione Unite per i Rifugiati (UNHCR)
“Questa trilogia di documentari è il risultato di un lungo lavoro di ricerca e riprese durato tre anni. L’idea è nata nel 2012 dopo aver visitato un campo di rifugiati in Turchia, al confine con la Siria, un anno dopo l’ inizio della guerra.
L’obiettivo del primo film è quello di raccontare come la vita quotidiana in un campo profughi si distende, e quanto sia difficile e precario continuare a crescere una famiglia in tali condizioni, mentre si perde il lavoro, l’istruzione e il tenore di vita a cui si era abituati a vivere.
Con il secondo film vogliamo mostrare quanto sia importante e difficile allo stesso tempo per le persone che sono state costrette all’ esilio mantenere la loro identità. Per questo si mostra come una comunità di rifugiati sia stata in grado, nonostante le molte sfide, di adattarsi alla vita in esilio. Nel terzo film ci concentriamo sullo sfruttamento delle risorse naturali, che ha già causato la distruzione dell’ambiente, e che, insieme al cambiamento climatico , minacciano la vita di milioni di persone in tutto il mondo”
(Barbara Cupisti)